
White Chestnut
Per quelli che non riescono a evitare che la loro mente sia costantemente assillata da pensieri, idee e ragionamenti indesiderati.
Ciò di solito accade quando l’interesse per il presente non è abbastanza forte da occupare del tutto la loro mente. I pensieri, anche se respinti, ritornano immancabilmente, come in un turbinio, causando una specie di tortura mentale.
La presenza di questi pensieri così spiacevoli toglie la pace impedisce di concentrarsi sul lavoro o piacere quotidiano.
Edward Bach
Proseguiamo con la visione dei fiori da un punto di vista transpersonale e cioè l’uso dei fiori per fenomeni fisici di disturbo.
L’assunzione di White Chestnut serve per tutte quelle situazioni che presuppongono una ripetizione accelerata: tic, singhiozzo, tosse irritativa, prurito ecc..
Secondo la scuola indiana del Dr. Vohra, il rimedio è da prescrivere in ogni malattia cronica. Se pensiamo alla cronicità come ad un circolo vizioso, l’esempio è perfettamente adeguato, in quanto, affinché qualcosa si cronicizzi, è logico pensare alla ripetizione continua di uno stimolo.
White Chestnut si può consigliare anche nelle assuefazioni, perché esiste una ripetizione continua di qualcosa: l’immagine della sostanza o dell’oggetto da cui si dipende. È chiaro che, in questo caso, si devono aggiungere anche altri fiori, come Cherry Plum, relazionato con la compulsività ( impulsi, di solito azioni, molto difficili da controllare) e Walnut (taglio con l’inerzia, determinazione e protezione dalle influenze esterne), più, ovviamente, i fiori specifici per ogni individuo, sia di personalità, sia di stato (Impatiens per l’accelerazione dovuta al l’astinenza da nicotina ecc). Alcuni casi di acufeni sono migliorati o guariti del tutto con questa essenza.
Bibliografia: Dr Ricardo Orozco – fiori di Bach 38 descrizioni dinamiche. Ed Centro di benessere psicofisico