
L’escolzia
ESCOLZIA ESCHSCHOLZIA CALIFORNICA PAPAVERO DELLA CALIFORNIA
Questo splendido fiore giallo-arancione è il fiore nazionale della California ed è originario del Nord America occidentale.
Venne introdotto per la prima volta in Europa come pianta ornamentale e medicinale, ma oggi è noto come alternativa priva di rischio di assuefazione al papavero da oppio per favorire il sonno e ridurre il dolore. È stato usato per le coliche e il mal di denti dalle tribù dei Nativi americani e dai colonizzatori.
Fa parte della famiglia delle papaveraceae e viene usata la pianta intera.
AZIONI: sedativa, ipnoinducente, analgesica.
IMPIEGO TERAPEUTICO: insonnia, distonia neurovegetativa, sindromi dolorose (emicrania, spasmi colici e biliari) antispastica, sedativa.
Sulla digestione ha azione antispastica, rilassa i muscoli dell’ intestino allevia le coliche a carico dello stomaco e cistifellea, disinfettante del dotto biliare, ha proprietà coleretiche e colagoghe.
Calmante del sistema nervoso, influenza il cuore e la circolazione; rallenta la tachicardia, allevia le palpitazioni e riduce la pressione sanguigna.
Possiede fra le altre, proprietà antinfiammatorie e battericide (in particolare verso i Gram positivi) tanto che viene frequentemente impiegata nella profilassi e cura dell’igiene orale.
Nell’aspetto mentale ed emozionale è cugino del papavero da oppio, ma meno potente. È un sedativo sicuro per calmare l’eccitabilità, l’irrequietezza, l’ansia, la tensione e alleviare l’insonnia da addormentamento; adatto nell’età pediatrica perché viene impiegata nelle turbe neurovegetative dei bambini e nell’enuresi notturna. Viene segnalato anche l’uso come calmante nella pertosse.
Azione analgesica e rilassante per l’emicrania, la cefalea, la nevralgia, il dolore alla schiena e muscolare, l’artrite, la sciatica e l’herpes zoster.
Equilibra le emozioni e riduce lo stress. Contribuisce a conservare la stabilità mentale.
La pianta risulta utile nelle turbe del sonno accompagnate da crampi (miglioramento del microcircolo e azione spasmolitica da parte dei flavonoidi) e manifestazioni dolorose.
Per uso topico applicato sulle aree colpite da dolore per combattere artralgie, mialgie, nevriti e sciatalgie.
Occorre ovviamente porre attenzione, come per tutte le piante ad azione sedativa, alla contemporanea assunzione di farmaci ad attività sedativo-ipnotica e antidepressiva, al fine di evitare un potenziamento non ricercato dell’azione sedativa. Se ne sconsiglia l’uso in gravidanza e durante l’allattamento.
Fonte: Dizionario di Fitoterapia Enrica Campanini, Erboristeria Tutor McIntyre.