
L’acerola
LA CILIEGIA DEI TROPICI
ACEROLA specie botanica: Malpighia glabra L. e M.punicifolia L. (Famiglia Malpighiaceae)
Frutto di un arbusto, o piccolo albero sempreverde alto fino a 5 metri, di una pianta tropicale diffusa nelle Americhe. In portoghese viene chiamata cereja-das-antilhas, cioè “ciliegia delle Antille” e, similmente in inglese Antilles cherry, perché la sua forma ricorda questo frutto.
I frutti maturi sono delle drupe globose, ovoidi o subglobose del diametro di 1-2 cm. Di colore rosso vivo, sono succosi e soffici, ma al suo interno presenta degli spicchi dal sapore leggermente acidulo come quelli di un’arancia, e proprio come un’arancia l’Acerola fornisce un quantitativo elevato di vitamina C (acido ascorbico), con un piacevole profumo
di resina, le foglie sono opposte, ovali o ellittiche, varianti tra il verde chiaro e il verde scuro, lucide a maturità e dotate di una peluria finissima che può causare allergie nei soggetti predisposti. Il nome latino dell’Acerola è Malpighia glabra, in onore a Marcello Malpighi celebre medico del XVII secolo; esistono numerose specie affini con diffusione diversa. Una di questa è M. Punicifolia, il cui habitat è l’area caraibica (infatti viene chiamata “ciliegia delle Indie occidentali”).
Gli studi clinici hanno individuato nell’Acerola circa 150 componenti diversi. La parte edule che costituisce circa l’80% del frutto, contiene una ricchissima fonte di vitamina C può arrivare al 4,5%, mentre quella di un’arancia sbucciata è soltanto dello 0,05%. Ovviamente il contenuto di vitamina C varia in relazione al grado di maturazione del frutto (più elevato in quello verde e più basso in quello completamente maturo), alla stagione, alle condizioni climatiche e alla località.
Non meno importanti sono la vitamina A (con una concentrazione paragonabile a quella della carota); tiamina (vit B1), riboflavina (vit B2) e niacina (vit PP o vit B3) in concentrazioni comparabili con quelle di altri frutti. I frutti dell’Acerola sono ricchissimi anche di bioflavonoidi (talvolta ribatezzati vitamina C2) che hanno un’azione sinergica alla vitamina C. In natura, accanto all’acido ascorbico (vitamina C1) troviamo associato costantemente un altro fattore (vitamina C2): insieme, queste molecole formano il complesso C, la vera sostanza ad azione vitaminica.
Altri componenti nell’Acerola sono: fruttosio, ferro, calcio, fosforo, acido L-malico, limonene, proteine. Il contenuto di magnesio e potassio è circa il doppio di quello delle arance
USI FITOTERAPEUTICI
L’ attività farmacologica del’ Acerola è quella caratteristica della vitamina C e delle altre sostanze presenti nel frutto.
Migliora la reattività del sistema immunitario, (gli effetti benefici sulle funzioni immunitariesembrano dovute soprattutto alla sua capacità di intensificare la fagocitosi, stimolando la motilitàdei macrofagi e dei neutrofili,
Somministrando meno di 1g al giorno, nell’adulto di questa vitamina é stato possibile constatare un’attenuazione dei
sintomi delle malattie delle vie aeree superiori; ha azione antiossidante, (nel ruolo di antiossidante e di spazzino dei radicali liberi previene la formazione di cancerogeni nell’organismo, per esempio reagisce con i nitriti prima che questi possano combinarsi con le ammine contenute nel cibo e formare nitrosammine, altamente cancerogene) preventiva nell’invecchiamento, serve per la formazione del collagene e migliora l’assorbimento del ferro. Così trova il suo impiego per prevenire e combattere le sindromi influenzali, le malattie da raffreddamento,le infezioni del tratto
respiratorio, risulta utile in tutti i casi di astenia, convalescenza e carenze vitaminiche.
L’Acerola é indicata nelle gravidanze e nel l’allattamento, ai fumatori (poichè il fumo aumenta lo stress ossidativo ed il turnover metabolico della vitamina C, nei fumatori il fabbisogno di vitamina C dovrebbe essere incrementato di 35 mg/die rispetto ai non fumatori Institute of Medicine, 2000).
Il fabbisogno di vitamina C aumenta anche in caso di infezioni e nel decorso postoperatorio; potrebbe aumentare in associazione ad alcuni farmaci che favoriscono l’escrezione della vitamina (salicilati, tetracicline, barbiturici).
In caso di un apporto insufficiente di vitamina C, inferiore a 10 mg/die, compaiono i primi sintomi di scorbuto (malattia di Moller-Barlow): gengivite con tendenza al sanguinamento, cute secca e ruvida, affaticamento ed astenia; successivamente si manifesta fragilità capillare con ecchimosi. In età pediatrica lo scorbuto interferisce con lo sviluppo dei denti e delle ossa. Attualmente lo scorbuto è una condizione patologica poco frequente, riscontrabile nelle popolazioni povere e qualche volta nelle persone anziane e negli alcolisti, mentre è più facile riscontrare uno stato di ipovitaminosi. Come ė noto questa vitamina è necessaria per il benessere di pelle, ossa, gengive e denti (la sua carenza era tra le cause della candidosi in un esperimento condotto su anziani).
Le infezioni riducono rapidamente la concentrazione, di vitamina C nei globuli bianchi, soprattutto nei linfociti; e se la vitamina consumata non viene regolarmente sostituita , si può venire a determinare un suo deficit relativo. La vitamina C contrasta l’azione immunodepressiva dei corticosteroidi, e collabora alla funzione antinfiammatoria degli steroidi.Durante i periodi di stress aumenta l’eliminazione di vitamina C, con le urine. In questi casi è consigliabile l’integrazione di supplementi di questa vitamina. La vitamina C inibisce la secrezione di cortisolo conseguente alla stimolazione delle ghiandole surrenali, abbassandone la concentrazione nel sangue. La sua efficacia nelle malattie viralipotrebbe in parte dipendere da questo. Se si assume per periodi prolungati, non smettere di colpo ma gradualmente, può esserci un effetto rimbalzo per cui se si smette di assumerla improvvisamente si può essere per un breve periodo più esposti alle infezioni.
La si può trovare sotto forma di opercoli, tavolette masticabili, in alcuni casi é associata anche ad altri rimedi naturali, tra cui la Propoli, l’Echinacea ecc.
Fonti:
– Enciclopedia Delle Piante Medicinali Utilizzate Negli Alimenti Nei Farmaci e Nei Cosmetici ed. Planta medica
– Nutrizione di Giuliana Lomazzi l’Erborista