
La clorofilla
Grazie alla sua straordinaria somiglianza con l’emoglobina, la clorofilla è un carburante naturale indispensabile che il nostro corpo, come le piante,sfrutta per superare i mesi bui dell’inverno e rinforzare l’energia vitale
Clorofilla, deriva dal greco e significa “foglia verdeâ€: è il pigmento presente in ogni pianta e nelle alghe che conferisce alle foglie il caratteristico colore. Essa è, il foto-recettore principale nel processo della fotosintesi, attraverso il quale l’anidride carbonica viene “fissata” per produrre carboidrati ed ossigeno. La buona salute degli alberi dipende dalla fotosintesi clorofilliana: la pianta assorbe la luce del sole per produrre energia e ossigeno. In questo modo si mantiene sana, robusta
e rigogliosa. In assenza di luce invece, o se viene attaccata da parassiti, la pianta ingiallisce, presenta foglie accartocciate e perde la naturale colorazione verde. Anche il nostro corpo, così come le piante, nei mesi invernali soprattutto, vista la scarsità di luce solare, può apparire “appassitoâ€: il colorito è spento e l’organismo subisce un generale calo d’energia, presentandosi più vulnerabile all’attacco delle infezioni. Inconvenienti che possiamo prevenire grazie alla clorofilla, che risveglia il metabolismo, la circolazione e depura il sangue.
La sua struttura molecolare è ciclica tetrapirrolica, simile a quella del gruppo eme delle globine (emoglobina, mioglobina) e dei citocromi. La clorofilla differisce dall’eme per alcuni dettagli peculiari, come il fatto che lo ione metallico centrale nella clorofilla è il magnesio, mentre quello dell’eme è costituito da ferro.
La clorofilla gode di numerose virtù “extranutrizionali†e può essere considerata un vero rigeneratore per le cellule in quanto apporta grandi quantità di ossigeno. La clorofilla racchiude in sé tutto il potere del sole e lo immagazzina nelle nostre cellule sotto forma di ATP, ovvero acido adenosintrifosfato, fonte principale della nostra energia sia a livello fisico che mentale.
Può così essere utile in varie forme di anemia, migliora la contrazione cardiaca e si rivela utile soprattutto per gli sportivi poiché ne aumenta la resistenza, favorisce lo sviluppo della “massa muscolare esente da grasso†a scapito della “massa che contiene il grassoâ€, ne risultano muscoli asciutti e “scolpiti.
Migliorando la circolazione sanguigna inoltre, favorisce la cicatrizzazione dei tessuti.
La clorofilla, se assunta almeno quattro volte l’anno a cicli specifici riesce a rafforzare le nostre difese immunitarie, agendo come una sorta di vaccino naturale.
La clorofilla è capace di ristabilire l’equilibrio elettro-acido-basico nel sangue. In particolare è utile ai fumatori, a chi si è appena sottoposto a cure farmacologiche e a chi consuma poca frutta e verdura.
Dopo gli stati influenzali, la Clorofilla sembra essere un ottimo ricostituente per contrastare gli strascichi della debolezza che spesso tardano a scomparire, può contribuire al nostro benessere generale, soprattutto quando ci troviamo con le difese immunitarie indebolite.
La clorofilla è estremamente utile nelle patologie degenerative: infatti uno dei problemi di queste patologie è che le cellule sono in carenza di ossigeno, quindi fornire alle cellule l’ossigeno significa difenderle meglio dalla patologia degenerativa. Pertanto migliora la resistenza del corpo umano nei confronti delle patologie degenerative (in genere è associata in questi casi ad altri prodotti ad es:curcuma, papaia, resveratrolo, picnogenolo)
La clorofilla, aumentando il consumo di ossigeno a livello cellulare, rallenta il processo di invecchiamento.
L’unica controindicazione può verificarsi nelle forme gravi di insonnia, perché migliora il rendimento di tutte le cellule e quindi anche delle cellule cerebrali, per cui le persone che soffrono di forme gravi di insonnia e sono costrette a prendere sonniferi, se assumono la clorofilla, che agisce come tonico ricostituente, evidentemente faticano maggiormente a dormire; in questo caso andrebbe assunta solo al mattino.
La clorofilla é utile a tutti: anziani, bambini, sportivi, uomini, donne, con particolare riguardo alle anemie iposideremiche, per cui le donne che hanno mestruazioni abbondanti che di solito presentano una sideremia bassa, con la clorofilla miglioreranno rapidamente.
PROPRIETÀ
• La clorofilla è dotata di attività normalizzatrice della flora batterica, soprattutto intestinale, in quanto battericida per certi ceppi di batteri ed è conosciuta per le sue proprietà antinfettive. Si può quindi usare con nelle alterazioni della flora intestinale, associandola ai fermenti lattici
• Ha un’azione regolatrice sul sistema nervoso che innerva l’apparato intestinale
• È un nutriente vitale per il nostro corpo
• È in grado di eliminare insetticidi tossici e residui medicinali come pure di legare con materiali radioattivi ed eliminarli dal corpo
• Migliora l’artrite e l’artrite reumatoide
• Rafforza il sistema immunitario
• Aumenta la resistenza ai raggi X
• Contribuisce ad eliminare germi ed inibisce la crescita di batteri nocivi
• Purifica il fegato e mitiga l’infiammazione del pancreas
• Accresce enormemente il livello di ossigeno nelle cellule dei tessuti
• Risolve la flatulenza sgonfiando l’intestino e la parte bassa del corpo
• Depura e protegge il fegato aiutando a smaltire gli accumuli di tossine depositate nell’organismo.
• Allevia la fame nervosa e tonifica reni e circolo, migliorando il drenaggio dei liquidi.
INDICAZIONI E USO
Alcuni dati sperimentali suggeriscono che la clorofilla e la clorofillina (derivato semisintetico di sodio/rame della clorofilla, essa possiede un’attività deodorante, viene impiegata per ridurre i gas maleodoranti dopo colonstomia o ileostomia ed anche per ridurre l’odore fecale da incontinenza) posseggono potenziali antimutageni ed anticancerogeni che possono essere utili nei confronti di alcune tossine e potrebbero diminuire gli effetti collaterali di alcuni farmaci. In alcune circostanze possono essere utili nel ridurre l’odore urinario e fecale e, inoltre possono ridurre la stipsi in alcuni soggetti.
Vi sono dati preliminari che suggeriscono una loro utilità nel trattamento dei calcoli di ossalato di calcio, ed una potenziale attività antiaterogena (ANTIATEROGENA: è ampiamente riportato come l’ossidazione dei lipidi ed in particolare delle LDL sia la causa dello sviluppo dell’arteriosclerosi e delle malattie ad essa correlate (ictus, trombosi e malattie cardiovascolari in genere, prima causa di morte nei Paesi occidentali). Il principale meccanismo è la riduzione della coagulazione delle piastrine e delle LDL; altri meccanismi sono l’inibizione dell’ossidazione delle lipoproteine, l’azione radical scavenger e la modulazione del metabolismo degli eicosanoidi).
DOVE SI TROVA
È proprio grazie alla clorofilla che possiamo avvertire il senso di freschezza delle verdure verdi. Iniziare un pasto con vegetali a foglia verde aiuta non solo ad aumentare il senso si sazietà e l’apporto di fibre ma, grazie alla clorofilla, impedisce l’assimilazione di eventuali sostanze nocive presenti nel cibo che stiamo mangiando.
Abbondanti fonti di clorofilla sono gli spinaci, le erbette, i broccoli, la rucola i fagiolini, i cavoli riccio e toscano (contengono quantità importanti di magnesio, potassio, calcio, oltre a dei composti dello zolfo. Ricchi di clorofilla, mucillagini, fibre, vitamine C, A, K. Utili come antitumorali, la degenerazione della vista in vecchiaia, consigliati a chi soffre di gastrite), il tarassaco, la cicoria, le cime di rapa, la catalogna, la barba di frate, l’alga spirulina. Le insalate e gli ortaggi più ricchi di clorofilla sono di colore verde. L’ideale è cibarsi di questi ortaggi crudi o poco cotti, ricordando che anche i broccoli, tagliati sottili e conditi con olio extra vergine di oliva, sale e limone, crudi sono gustosissimi, e più digeribili.
La clorofilla inoltre contribuisce, insieme a polifenoli e carotenoidi, a conferire all’alimento virtù antiossidanti e protettive (si complessa, ad esempio, con sostanze cancerogene, come gli idrocarburi aromatici che si trovano nel fumo di tabacco o certe ammine eterocicliche presenti nella carne bruciacchiata, riducendone l’assorbimento a livello gastrointestinale).
L’utilizzo in cucina delle verdure sottoposte a imbianchimento (radicchi, cardi, sedani, lattughe), invece, deve essere limitato: questa tecnica prevede che gli ortaggi vengano tenuti al buio per renderne più tenera e croccante la fibra. Ma l’imbianchimento penalizza il contenuto di vitamine, perché dove non c’è luce non c’è clorofilla, e dove non c’è clorofilla non si sintetizzano vitamine.
Da ricordare che questo prodotto non intende essere diagnosi, trattamento, cura, o prevenzione malattia.
Fonti: Obiettivo Benessere – viversano.net
PDR integratori nutrizionali edidore Nuova Edizione